Crodo, emozioni alpine a portata di mano

Punteggiato dalle tipiche case in pietra, il territorio crodese è caratterizzato da una natura incontaminata e dal silenzio dei suoi luoghi più remoti, che s’incuneano fino all’interno del Parco Veglia Devero.

Le frazioni di Mozzio, Viceno e Cravegna giacciono sul più ampio terrazzo orografico della Valle Antigorio, che il Torrente Alfenza taglia in due balconi assolati e sospesi sul fondovalle. La strada panoramica che collega le frazioni costituisce una vera e propria “rotta d’oro”, che trova la sua naturale conclusione salendo sul versante opposto della valle fino a Maglioggio.

Il ricco comprensorio silvopastorale che si estende sulle pendici del monte Cistella incoraggia l’allevamento e la produzione di insuperabili formaggi (dal delizioso Grasso d’Alpe al tipico Ossolano), che i ristoratori locali interpretano in una ricca enogastronomia in equilibrio fra tradizione e innovazione insieme a salumi, carni, pani, miele ed erbe nostrani.

Gli innumerevoli sentieri che conducono agli alpeggi sono percorribili a piedi, di corsa o in mountain bike: fra tutte, spicca la spettacolare salita al Cistella, un tremila di rara bellezza. Molte delle vie sono praticabili in sicurezza anche in inverno con le ciaspole o gli sci da alpinismo. Gli amanti del boulder trovano il proprio paradiso a Foppiano, ma molti sono gli sport praticabili sul territorio, dal canyoning all’arrampicata, dal nordic walking al parapendio.

Inoltre, Crodo si trova in posizione baricentrica rispetto alle più importanti stazioni sciistiche dell’Ossola, da Domobianca a San Domenico, dal Devero a Formazza.

Il calendario crodese è ricco di eventi, da Fior d’Acqua (in estate) a BiancoLatte – L’Oro d’Alta Ossola (ottobre), mentre perla del periodo invernale è Presepi sull’acqua (dicembre/gennaio), mostra a cielo aperto che riunisce in un percorso visitabile 24 ore su 24 una cinquantina di suggestive installazioni, realizzate dai cittadini su fontane, rii e lavatoi. Un omaggio all’acqua, per cui Crodo è nota nel mondo, che continua nei centri benessere degli alberghi del territorio.

Inoltre, da non perdere:

  • Crodo – Castello di Rencio (resti)
  • Crodo – Parco delle Terme, Museo delle Acque Minerali e Chiesa di Santo Stefano
  • Alpiano – Vecchio lavatoio
  • Smeglio di Mozzio – Santuario Madonna della Vita
  • Mozzio – Chiesa di San Giacomo
  • Viceno – Casa Museo della Montagna e vecchio borgo
  • Foppiano – paradiso degli amanti del boulder
  • Cravegna – Chiesa di San Giulio, Casa del Papa e vecchio torchio
  • Maglioggio – Castagno secolare Maria Bona
  • Arvenolo – Muro del Diavolo
  • Verampio e Crego – Centrali idroelettriche di Piero Portaluppi
  • Verampio – ingresso agli Orridi di Uriezzo, affascinante complesso di canyon formatisi grazie all’azione erosiva dei torrenti di quello che era il ghiacciaio del Toce: dalla Trattoria della campagna si segue la pista di servizio al metanodotto che attraversa il torrente Devero fino all’altezza del ponte di legno di Maiesso, con vista sulle cosiddette Marmitte dei Giganti, e poi fino allo spettacolare Orrido Sud, lungo circa 200 metri e profondo da 20 a 30 metri.